È incredibile vedere come da quattro mura possano nascere degli autentici capolavori! Spazi abbandonati, capannoni, possono diventare spazi di lusso e soddisfare le più svariate esigenze. Questa architettura rientra proprio tra questi casi sorprendenti. Precedentemente infatti era un ambiente dedicato agli animali, poi, con una ristrutturazione che ha dell'incredibile, è diventata una splendida residenza.
L'ATELIER DATA, che ha curato il progetto, vanta un team di alto livello. Fondato nel 2005 dagli architetti Philip Rodriguez, Ines Vicente e Maria Frazao ha ricevuto diversi premi nazionali e internazionali.
La scelta dei materiali si è basata su criteri di economicità e semplicità, sempre nel rispetto della preesistenza. I pavimenti sono tutti in cemento, ad eccezione di quelli di bagno e cucina, che sono rivestiti con piastrelle colorate. Le pareti sono in legno dipinto. Bellissima la scelta del bianco per gli elementi strutturali, rende tutto più sofisticato.
In precedenza l'edificio era composto da una parte abitativa e una grande parte dedicata alle scuderie, che ospitavano i cavalli del proprietario. Scopo dell'intervento era trasformare questo organismo architettonico in una casa per vacanze. Nonostante il cambiamento sia stato radicale, la natura del luogo non è stata alterata, ne sono state conservate le peculiarità. Esempio di questo è la porta vetrata che vediamo i questa foto, che è stata progettata per scorrere su binari esterni rispetto al muro, come la porta di un fienile.
Il lavoro dello studio si è basato sulla conservazione per quanto possibile dell'esistente. Il corridoio centrale, che dava l'accesso ai vari compartimenti, è diventato lo spartiacque tra le varie funzioni della casa; le funzioni di servizio, quali bagni e spazi di stoccaggio, suddividono ulteriormente gli spazi. Altro punto importante del progetto era quello di utilizzare tecniche costruttive tradizionali, cosa che, in un'architettura come questa, con una splendida struttura a capriate in legno a vista, era in effetti doverosa.
Questo è senz'altro uno dei punti forti della casa. La luminosità è incredibile e si apprezza ancor più la scelta del bianco. Da questa fotografia riusciamo anche a intravedere le piastrelle con disegno geometrico che si trovano nella parte dedicata alla cucina. Gli elementi sono ridotti al minimo e mimetizzati nelle pareti, scelta decisamente apprezzabile, che consente di godere di uno spazio arioso e visivamente rilassante.
Le quattro camere sono state decorate dall'artista John Moura. Ciò che contraddistingue questi spazi è la semplicità e la rinuncia totale al superfluo. Gli arredi accolgono in sé spazi per contenere oggetti, in modo da minimizzare davvero ogni elemento. Questa scelta di un minimalismo totale è di estrema raffinatezza.
Dare vita a spazi di questa qualità, utilizzando così pochi elementi, è un lavoro sicuramente complesso, richiede un lungo processo di semplificazione, che contrariamente a quanto suggerisce la parola, è difficile.
Certamente questo progetto ha richiesto grande capacità di analisi e una profonda sensibilità, che hanno portato alla creazione di un progetto dalla forte identità e allo stesso tempo visceralmente legato all'eredità del passato.