Una provocazione dal sapore minimalista

Germana Invigorito Germana Invigorito
CASA ORO , antoniodimaro + Partners antoniodimaro + Partners Kitchen
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Il progetto di oggi è un interessante esempio di minimalismo sfrenato, dove la parola d’ordine è senza dubbio essenziale. Ci troviamo a ovest di Roma, in un complesso residenziale di abitazioni risalente agli anni ‘70, in una casa di soli 55 mq, di vecchia concezione, piccola e datata. Urgeva la necessità di un intervento mirato a modernizzare gli ambienti. A cogliere la sfida è stato l’architetto napoletano Antonio di Maro, che ha trasformato l’appartamento in un vero esperimento.. o come lo definisce lui stesso, una provocazione!

La cucina prima

Ecco come appariva la cucina prima. L’ambiente era piccolo, buio e datato. Si sviluppava in lunghezza e per questo risultava poco vivibile e piuttosto scomoda. Gli arredi erano misti e profondamente anni ‘70. Delle piastrelle bianche rettangolari rivestivano la parete fino alla sua metà, e l’atmosfera era triste e caotica.

La dispensa prima

Accanto alla cucina, proprio come nelle migliori case anni ‘70, vi era una comoda dispensa. “Comoda” per modo di dire, perché per poterne fruire bisognava uscire dalla cucina e procedere verso l’ingresso. Il pavimento era caratteristico ma datato, mentre le pareti usurate e ingiallite.

Entrambi gli ambienti oggi

Naturalmente, con l’intervento dell’esperto i due ambienti precedentemente presi in esame sono stati uniti in favore di un unico spazio più ampio e luminoso. Ora vediamo una grande cucina, ben organizzata ed elegante, dove il bianco è le linee pulite e semplici si alternano a numerosi punti luce.

Le coup de théâtre del progetto

In contrapposizione al bianco delle pareti e degli arredi, vediamo estendersi un elegante pavimento composto da grandi piastrelle grigie. Ma la vera attrazione dell’intero progetto è un monolite dorato, una parete curvilinea forata in più punti, che accompagna e delimita le basi della cucina che su di essa poggiano.

L'ingresso prima

E questo era l’ingresso prima dell’intervento dell’architetto. Un corridoio stretto e lungo che conduce ai diversi ambienti caratterizzato da un pavimento di marmo, una porta in legno scuro, e poca, pochissima luce… Nulla di anomalo, insomma, se non fosse per il fatto che nella realtà non ci trova più nel 1970 ma nel 2016!!

L'ingresso oggi

Oggi l’ingresso immette direttamente in un ambiente unico e luminoso, dove sulla sinistra troviamo l’area pranzo, e difronte questo incredibile monolite dorato dalle cui fessure traspaiono tratti della cucina e soprattutto tanta luce! Un effetto decisamente sorprendente che lascia a bocca aperta anche i più scettici. Il tocco finale è dato dalla particolare controsoffittatura che, riprendendo il motivo ad onda ricreato dalla parete dorata, dona all’ambiente dinamismo e atmosfera.

In camera da letto

Anche la camera da letto è stata oggetto dell’intervento, e proprio come gli ambienti precedenti ha subito una profonda trasformazione. Ora è caratterizzata da due elementi estremamente interessanti, realizzati su progetto dello stesso architetto: il letto e l’armadio. Nell’immagine possiamo ammirare il secondo, caratterizzato da ante bianche circondate da una cornice di ante e cassetti in legno. Il risultato è estremamente pratico e funzionale… oltre che di grande intelligenza.

Il bagno prima

Il bagno era un perfetto esempio di ambiente anni ‘70, di cui ritroviamo le piastrelle a fantasia alle pareti, il lavabo squadrato, il mobiletto con specchio sopra il lavabo, il cestello sospeso all’angolo della stanza e il lampadario smerlato sospeso al centro del soffitto.

Il bagno oggi

La modernità si è impossessata della stanza. Le pareti sono bianche e alle spalle dei sanitari due fasce scure rendono l’ambiente elegante e ricercato. Inoltre al soffitto è stato applicato un pannello luminoso che cambia colore a seconda del comando… davvero super!

Lo studio

Infine, diamo uno sguardo all’angolo studio, una composizione dove ritroviamo gli elementi che hanno caratterizzato gli ambienti analizzati in precedenza: le linee curve, gli elementi squadrati e il bianco come scelta cromatica. Si tratta infatti di un ottimo piano di lavoro che ben sfrutta il poco spazio a disposizione.

Se le trasformazioni impossibili vi interessano, leggete anche Una trasformazione incredibile per una casa come tante.

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